Elliott Erwitt

"Fotografare è mettere sulla stessa linea di mira la testa, l'occhio e il cuore"

Questa affermazione sottolinea l’importanza della sensibilità e dell’empatia nel fare fotografie, oltre che delle competenze tecniche e della creatività. Erwitt ha sempre sostenuto che la fotografia non sia solo una questione di tecnica, ma che richieda anche la capacità di vedere il mondo con una prospettiva unica e personale, in modo da cogliere momenti e situazioni che altrimenti sarebbero sfuggiti all’attenzione.

 

Elliott Erwitt è un fotografo americano nato a Parigi nel 1928. È noto soprattutto per il suo lavoro nella fotografia documentaria, del reportage e della street photography.

Erwitt ha iniziato a fotografare negli anni ’40, mentre frequentava la scuola d’arte di New York, e ha iniziato la sua carriera professionale come fotografo nel 1953. Ha lavorato come fotografo per numerose riviste, tra cui Life, Look e Collier’s, e ha documentato importanti eventi storici, come la Rivoluzione cubana e la campagna elettorale di John F. Kennedy.

Erwitt è anche noto per il suo stile ironico e surreale, che spesso si riflette nelle sue fotografie di animali e di persone in situazioni comiche e strane. È stato membro della Magnum Photos dal 1953 ed è stato presidente dell’agenzia dal 1968 al 1969 e nuovamente dal 1974 al 1976. Ha ricevuto numerosi premi per il suo lavoro, tra cui il premio Infinity Award nel 2011 e il premio Cornell Capa nel 2015.

L’aspetto ironico è una delle caratteristiche distintive delle fotografie di Elliott Erwitt. Il suo stile si basa sull’osservazione attenta della vita quotidiana e sulla capacità di cogliere situazioni comiche o surreali che spesso sfuggono alla vista della maggior parte delle persone. Erwitt è in grado di creare fotografie che fanno sorridere o persino ridere, eppure allo stesso tempo riesce a catturare una verità profonda sulla natura umana.

Le fotografie di Erwitt spesso presentano animali, come cani, gatti, cavalli e persino elefanti, e sono spesso caratterizzate da un tono leggero e giocoso. In queste immagini, gli animali appaiono come protagonisti in situazioni umoristiche o inaspettate, come un cane che abbaia ad un’auto in corsa o un elefante che si sposta in mezzo al traffico cittadino.

Ma l’ironia nelle fotografie di Erwitt non riguarda solo gli animali. Spesso i suoi scatti mostrano anche persone in situazioni comiche o surreali, come ad esempio un uomo seduto su una panchina che sembra avere le gambe tagliate o un gruppo di persone che indossano costumi assurdi.

L’ironia nelle fotografie di Erwitt serve anche a far riflettere sulle contraddizioni della vita, sui paradossi che la caratterizzano e sui limiti della condizione umana. Grazie alla sua capacità di vedere il mondo con una prospettiva unica e personale, Erwitt riesce a creare immagini che suscitano emozioni e che lasciano un segno indelebile nella mente dello spettatore.

 

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